
💼Cos'è un fondo pensione?
I fondi pensione sono strumenti finanziari di investimento a medio o lungo termine, che ti daranno un sostegno economico quando smetterai di lavorare.
Quindi, puoi immaginare un fondo pensione come un contenitore tuo in cui, durante il corso della tua vita lavorativa, versi del denaro per accumularlo e farlo fruttare.
I fondi pensione sono istituiti e regolati a partire dal d.Lgs. 252/2005.
Questa normativa è entrata in vigore a tutti gli effetti il 1 gennaio 2007 e da quel momento tutti i fondi pensione esistenti hanno le stesse regole, gli stessi vantaggi e le stesse caratteristiche.
🧭Come funziona un fondo pensione?
Qualunque fondo pensione mette a disposizione diverse linee d’investimento che si possono scegliere e modificare nel tempo.
In caso di necessità prima della pensione, c’è la possibilità di prelevare denaro dal tuo fondo.
Le anticipazioni previste sono tre:
- anticipazione per spese mediche, disponibile sempre e fino al 75% del capitale;
- anticipazione per la prima casa, disponibile dopo 8 anni di adesione al fondo e fino al 75% del capitale;
- anticipazione per ulteriori esigenze, disponibile dopo 8 anni di adesione al fondo e fino al 30% del capitale.
Nei fondi pensione sono previste delle tassazioni dovute allo Stato:
- tassazione sulle plusvalenze, si paga ogni anno ed è del 20% su azioni e obbligazioni e del 12,5% sui Titoli di Stato;
- quando andrai in pensione, lascerai allo Stato una parte di ciò che hai versato nel tuo fondo, con un’aliquota che va da un minimo del 9% a un massimo del 15% e che viene calcolata in base al tempo, cioè in base a quanti anni avrai trascorso nella previdenza complementare.
Se oggi apri il tuo primo fondo pensione e vai in pensione nei prossimi 15 anni la tua tassazione è la massima (15%); per ogni anno di permanenza in più, oltre al 15esimo, la tassazione diminuisce dello 0,3% all’anno, finché si blocca al minimo (9%) se resti nella previdenza complementare almeno 35 anni.
Quindi, più giovane sei all’adesione, meno paghi di tasse al pensionamento e la tassazione che pagherai verrà calcolata sulla data di prima adesione, cioè il giorno in cui hai aderito al tuo primo fondo pensione.
Il d.Lgs 252/2005 dà la possibilità di trasferire un fondo in un altro fondo, mantenendo la data di prima adesione del primo fondo.
C’è, invece, un caso in cui si perde la data di adesione al fondo: se si effettua il riscatto prima di essere in pensione.
Questa possibilità si può esercitare in caso di perdita del lavoro, premorienza e invalidità permanente. Se riscatti il fondo pensione perché sei inoccupato da meno di un anno, perdi la tassazione agevolata dal 15% al 9% e paghi una tassazione fissa al 23%.
Una volta in pensione potrai ritirare il tuo fondo in tre modi:
- 100% rendita: la rendita è la pensione integrativa vera e propria, quindi una seconda pensione che si affianca alla pensione pubblica. Ci sono vari tipi di rendita: vitalizia, reversibile, certa a 5 o 10 anni, controassicurata e con LTC (Long Term Care).
- fino al 50% in capitale e 50% in rendita: la legge ti permette di ritirare fino al 50% del tuo fondo in capitale immediato, mentre la percentuale residua diventa una rendita.
- 100% capitale: questa opzione di ritiro è possibile solo se il tuo fondo non supera una certa soglia economica che aumenterà negli anni (oggi circa 100.000 € per un uomo a 67 anni e circa 110.00 per una donna della stessa età).
🔍 Tipi di fondi pensione
Ad oggi esistono circa 150 fondi pensione, suddivisi in tre famiglie:
- PIP (piani Individuali Pensionistici); consentono l’adesione individuale e sono piani assicurativi.
- FPA (Fondi Pensione Aperti); consentono l’adesione individuale e anche quella collettiva.
- FPN (Fondi Pensione Negoziali o di categoria); nascono per l’adesione collettiva riservata a certe categorie di lavoratori e rispondono a un CCNL di riferimento.
Tutti i fondi pensione sono sottoposti alla vigilanza della COVIP e le regole che abbiamo visto finora valgono in tutti.
Tra un fondo e l’altro, però, cambiano i costi, i rendimenti e la possibilità di accedere al contributo datoriale.
Per aiutarti nella scelta del tuo fondo pensione, noi di Ciao Elsa abbiamo creato un comparatore di fondi pensione gratuito e personalizzabile.
💰 Le fonti di finanziamento: TFR, contributi volontari e datoriali
In fase di accumulo i fondi pensione prevedono vantaggi fiscali importanti:
- TFR: se fai versare il tuo TFR in un fondo pensione, a fine corsa pagherai la tassazione dal 15% al 9% mentre, se lasci il TFR in azienda, ogni volta che ti viene liquidato paghi una aliquota piena, che varia da un minimo del 23% a un massimo del 43% e che viene calcolata in base alle tue ultime cinque RAL (Retribuzione Annua Lorda). Se lasci il TFR in azienda, più guadagni, più paghi.
- Contributo volontario: se versi nel fondo una parte dei tuoi risparmi personali, sfrutti il vantaggio fiscale della deduzione, cioè il meccanismo con cui lo Stato abbatte l’imponibile su cui vuole le tue tasse. Ogni anno, infatti, il fondo pensione ti dà la possibilità di portare in deduzione fino a 5.164,57 € (ovvero i vecchi 10 milioni di Lire), recuperando la tua aliquota IRPEF massima che dipende dalla tua RAL.

- Contributo Datoriale: è un extra, calcolato in percentuale, di solito a partire dalla tua RAL, che può entrare ogni anno nel tuo fondo pensione oltre al TFR. In Ciao Elsa lo definiamo “soldi gratis” perché, anche se l’importo varia da un caso all’altro, è sempre qualche centinaio di Euro in più che entra nel tuo fondo pensione ogni anno se hai scelto di sfruttare un fondo che prevede l’accordo datoriale.
I fondi di categoria prevedono sempre il contributo datoriale se sei disposto a versare nel tuo fondo pensione, anche tu, una piccola percentuale del tuo stipendio prelevata direttamente dalla busta paga, oltre al TFR.
Anche i Fondi Aperti danno la possibilità di aderire collettivamente e stipulare accordi con le aziende. Quindi ti suggeriamo di chiedere al tuo datore di lavoro se nella tua azienda l’accordo c’è solo nel fondo di categoria o anche in altri fondi aperti.
⚖️ Pro e contro del fondo pensione
Qui di seguito ti diamo spunti per valutare i pro e i contro del fondo pensione in base alla tua situazione e alle tue esigenze.
Se vuoi una panoramica molto approfondita, puoi partecipare a uno dei nostri webinar collettivi gratuiti in cui spieghiamo tutte le regole e i meccanismi dei fondi pensione.
Ti basta scegliere il webinar dedicato alla tua categoria: dipendente del settore privato, dipendente pubblico, libero professionista e lavoratore autonomi o amministratore di società.
✅ Vantaggi
- Vantaggi fiscali sul TFR: se lo gestisci con il fondo pensione paghi molte meno tasse alla fine e ti rimane più TFR in tasca.
- Contributo datoriale: se versi il TFR in un fondo in accordo con la tua azienda puoi ottenere un contributo extra da parte del tuo datore di lavoro. Sono i famosi “soldi gratis” come li chiamiamo noi di Ciao Elsa.
- Scegli l’investimento: il tuo TFR viene investito in una linea d’investimento che scegli tu e puoi modificare nel tempo per poter battere il rendimento previsto per il TFR lasciato in azienda.
- Deduzione dei contributi volontari: paghi meno tasse sul tuo reddito se versi dei risparmi nel tuo fondo pensione.
- Flessibilità di versamento: per quanto riguarda i contributi volontari non hai obblighi e puoi scegliere l'importo da versare, aumentarlo o diminuirlo quando vuoi e anche annullarlo senza vincoli, né penali.
❌ Svantaggi
- Vincoli temporali: l'accesso al capitale è limitato fino al pensionamento, salvo specifiche condizioni.
- TFR scelta irreversibile: se destini il TFR in un fondo pensione, poi non potrai più riportarlo in azienda (a meno che tu non riscatti il fondo per inoccupazione o altre casistiche previste).
- Anticipazioni non negoziabili: se hai bisogno di prelevare una parte del tuo fondo devi rispettare tempi e motivazioni senza alcuna possibilità di deroga.
- Rischio di mercato: se opti per una linea d’investimento bilanciata o azionaria investi nel mercato e ti esponi alla sua volatilità. Questo può darti, nel medio-lungo periodo, rendimenti potenziali maggiori, ma può essere rischioso in fase di liquidazione del fondo pensione.
- Costi di gestione: nessun fondo è completamente gratuito. Occhio ai costi perché in alcuni casi possono essere molto impattanti.
Fonti
🔗 Link utili e approfondimenti
- COVIP: www.covip.it
- INPS: www.inps.it
- MEFOP: www.mefop.it