ARCA PREVIDENZA: guida completa al fondo pensione aperto

Con questo articolo proseguiamo la rubrica in cui Ciao Elsa analizza il tuo fondo aperto. 

Prima di analizzare in dettaglio il fondo, faremo un breve ed esaustivo riassunto delle regole e delle caratteristiche dei fondi pensione. 

Se sei già ben informato su questa prima parte generale, puoi scendere nella pagina e leggere direttamente la parte dedicata al fondo. 

Cos’è un fondo pensione

I fondi pensione sono strumenti finanziari di investimento a lungo termine, pensati per darti un sostegno economico quando smetterai di lavorare.

In concreto, puoi immaginare un fondo pensione come un contenitore intestato a te in cui, durante il corso della tua vita lavorativa, versi del denaro per accumularlo e farlo fruttare.

Qualunque fondo pensione tu scelga, ti mette a disposizione diverse linee d’investimento che potrai scegliere e modificare nel tempo. 

In caso di necessità prima della pensione, hai la possibilità di prelevare somme di denaro dal tuo fondo

Le anticipazioni previste nei fondi pensione sono di tre tipi:

  1. anticipazione per spese mediche, disponibile sempre e fino al 75% del capitale contenuto;
  2. anticipazione per la prima casa, disponibile dopo 8 anni di adesione al fondo e fino al 75% del capitale contenuto;
  3. anticipazione per qualunque motivo, disponibile dopo 8 anni di adesione al fondo e fino al 30% del capitale contenuto.

Nei fondi pensione sono previste alcune tassazioni che devi allo Stato:

  1. tassazione sulle plusvalenze, dovuta ogni anno nella misura del 20% su azioni e obbligazioni e del 12,5% sui Titoli di Stato;
  1. quando andrai in pensione, lascerai allo Stato una parte del tuo fondo che verrà tassato, sul versato, con un’aliquota che va da un minimo del 9% a un massimo del 15% e che verrà calcolata in base al tempo, cioè in base a quanti anni avrai trascorso nella previdenza complementare. 

Se oggi apri il tuo primo fondo pensione e vai in pensione nei prossimi 15 anni la tua tassazione è la massima (15%). Per ogni anno di permanenza in più, oltre al 15esimo, questa tassazione diminuisce dello 0,3% all’anno, finché si blocca al minimo possibile (9%) se resti nella previdenza complementare 35 anni o più.

Quindi, più giovane sei nel momento in cui aderisci, meno pagherai di tasse alla fine e la tassazione che pagherai verrà calcolata sulla data di prima adesione, cioè il giorno in cui hai aderito al tuo primo fondo pensione.

I fondi pensione sono tutti regolati dal d.Lgs 252/2005 che ti dà la possibilità di effettuare il trasferimento di un fondo in un altro fondo, senza che la data di prima adesione cambi.

C’è, invece, un caso in cui perdi la data di adesione al tuo fondo: se effettui il riscatto prima di essere in pensione

Questa possibilità è prevista in caso di perdita del lavoro, premorienza e invalidità permanente. 

Se riscatti il tuo fondo pensione perché sei senza lavoro da poco, perdi la tassazione agevolata dal 15% al 9% (prevista al pensionamento) e paghi una tassazione fissa al 23%. 

In fase di accumulo i fondi pensione prevedono vantaggi fiscali consistenti che non sono previsti in nessun altro tipo di strumento di investimento.

  1. TFR: questo è il primo modo con cui un dipendente può alimentare il suo fondo pensione. Se fai versare il tuo TFR nel tuo fondo, a fine corsa pagherai la tassazione dal 15% al 9% mentre, se lasci il TFR in azienda, pagherai una aliquota piena, che varia da un minimo del 23% a un massimo del 43% e che verrà calcolata in base alle tue ultime cinque RAL (Retribuzione Annua Lorda). Se lasci il TFR in azienda, più guadagni, più paghi. 
  1. Contributo volontario: se versi nel fondo una parte dei tuoi risparmi personali, otterrai il vantaggio fiscale della deduzione, cioè il meccanismo con cui lo Stato abbatte l’imponibile su cui paghi le tasse. Ogni anno, infatti, il tuo fondo pensione ti dà la possibilità di portare in deduzione fino a 5.164,57 € (i vecchi 10 milioni di Lire), recuperando la tua aliquota IRPEF massima che varia in base alla tua RAL. 
tabella scaglioni irpef

Quando sarai arrivato in pensione potrai ritirare il tuo fondo in tre modi

  1. 100% rendita: la rendita è una seconda pensione che entra nel tuo conto corrente e si affianca alla pensione pubblica. Ci sono vari tipi di rendita: vitalizia, reversibile, certa, controassicurata e con LTC (Long Term Care). 
  1. fino al 50% in capitale e 50% in rendita: la legge ti permette di ritirare fino al 50% del tuo fondo in capitale, mentre la percentuale residua viene convertita in rendita.
  1. 100% capitale: questa opzione di ritiro è possibile solo se il tuo fondo non supera una certa soglia economica che aumenterà negli anni (oggi circa 110.000 € a 67 anni). 

Al momento, in Italia, esistono circa 150 fondi pensione collocabili, suddivisi in tre famiglie: 

  • PIP (piani Individuali Pensionistici)
  • FPA (Fondi Pensione Aperti)
  • FPN (Fondi Pensione Negoziali o di categoria)

Tutti i fondi pensione sono sottoposti alla vigilanza della COVIP e le regole che abbiamo visto finora valgono in tutti. 

Tra un fondo e l’altro, però, cambiano i costi, i rendimenti e la possibilità di accedere al contributo datoriale. 

Per aiutarti nella scelta del tuo fondo pensione, noi di Ciao Elsa abbiamo creato un comparatore di fondi pensione gratuito e personalizzabile

Cosa sono i fondi pensione aperti

I fondi pensione aperti sono forme di previdenza complementare promosse da banche, compagnie assicurative, società di intermediazione mobiliare (SIM) e società di gestione del risparmio (SGR), accessibili a chiunque: lavoratori dipendenti, autonomi, inoccupati, familiari fiscalmente a carico e persino minori. 

Proprio per la loro ampia accessibilità, rappresentano una soluzione adatta a chi non può aderire a un fondo negoziale o desidera un prodotto con una gamma più ampia di comparti d’investimento.

La Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) definisce infatti i fondi aperti come strumenti collettivi che raccolgono i contributi degli aderenti e li investono in diversi comparti (garantito, obbligazionario, bilanciato, azionario) con un patrimonio distinto da quello della società che li istituisce. 

Al fondo pensione aperto si possono versare diverse tipologie di contributi, a seconda della situazione lavorativa e delle scelte dell’aderente. In particolare:

  • Contributi volontari. Possono essere versati da chiunque (lavoratore dipendente, autonomo, libero professionista) scegliendo liberamente l’importo e la frequenza.

  • TFR (Trattamento di Fine Rapporto). Se sei un lavoratore dipendente, puoi decidere di destinare il TFR maturando al fondo pensione aperto. In questo caso, il datore di lavoro provvede a versarlo direttamente.

  • Contributi del datore di lavoro. Solo se previsto da un accordo individuale o collettivo aziendale, il datore di lavoro corrisponde il contributo azienda: una percentuale della tua RAL che, sotto forma di extra, entra ogni anno nel tuo fondo pensione, oltre al TFR, se sei disposto a versare nel tuo fondo pensione, anche tu, una piccola percentuale del tuo stipendio prelevata direttamente dalla busta paga.

    Noi di Ciao Elsa lo chiamiamo “soldi gratis” perché il contributo datoriale, di solito corrisponde a qualche centinaio di Euro in più che entra nel tuo fondo pensione ogni anno se hai scelto di versarci il TFR e di sfruttare l’accordo datoriale.
  • Versamenti per un familiare a carico. È possibile versare contributi a favore di un familiare fiscalmente a carico, come un figlio minorenne, beneficiando della deduzione fiscale in capo al soggetto che effettua il versamento. 

Arca Previdenza

È il fondo pensione aperto istituito da Arca Fondi Sgr S.p.A (Gruppo Bancario Bper Banca) pensato per le adesioni collettive in azienda e disponibile anche per le adesioni individuali.  

Cenni generali

Arca Previdenza può operare essendo iscritto all’albo COVIP con il numero 26.

Alla fine del 2024 il fondo contava 226.000 aderenti, di cui 82.000 lavoratori autonomi, 118.000 lavoratori dipendenti e 26.000 appartenenti ad altre categorie.

Se sei un lavoratore dipendente che aderisce ad Arca Previdenza sulla base di un accordo collettivo, la misura della contribuzione, la decorrenza e la periodicità dei versamenti sono fissate dal contratto o accordo collettivo o regolamento aziendale che prevede l’adesione al fondo, inclusa la quota di TFR e l’eventuale contributo datoriale.

Se sei un lavoratore dipendente o un lavoratore che aderisce su base individuale puoi comunque contribuire anche con il TFR maturando senza beneficiare del contributo datoriale, a meno che tu non abbia un accordo personale con il tuo datore di lavoro.

Chi può aderire ad Arca Previdenza

Arca Previdenza è un fondo aperto a cui può iscriversi chiunque: lavoratori dipendenti, autonomi, inoccupati, pensionati, familiari fiscalmente a carico.

Linee d’investimento

Arca Previdenza mette a disposizione dei suoi aderenti quattro comparti d’investimento:

  1. Obiettivo TFR è il comparto garantito caratterizzato da un basso livello di rischio, che garantisce la restituzione del capitale e mira a ottenere, con elevata probabilità, rendimenti lordi almeno pari alla rivalutazione del TFR prevista dalla normativa. Questa linea è suggerita per chi ha un orizzonte temporale corto, fino a 5 anni al pensionamento. 
  1. Rendita sostenibile è la prima linea d’investimento bilanciata del Fondo, adotta criteri ESG (parametri che valutano l'impatto ambientale, sociale e la qualità della governance di un'impresa) e punta a realizzare la crescita del capitale investito rispondendo alle esigenze di un soggetto che accetti una moderata esposizione al rischio (rischio medio). Al 31/12/2024 investiva per il 73% in obbligazioni e il restante 27% in azioni ma adotta uno stile di gestione flessibile, consentendo cioè al gestore di variare liberamente la composizione del portafoglio tra le diverse asset class (azioni, obbligazioni, liquidità) in base alle condizioni di mercato. Il peso delle azioni non può tuttavia superare il livello massimo del 40%.
    L’orizzonte temporale di riferimento è medio, tra 5 e 10 anni alla pensione.

  2. Crescita sostenibile; è la seconda linea d’investimento bilanciata del Fondo, adotta criteri ESG e si rivolge alle esigenze di un soggetto che privilegi la crescita dei risultati accettando una maggiore esposizione al rischio (rischio medio). A fine 2024, investiva per il 52% in obbligazioni e il 48% in azioni. Anche in questo caso lo stile di gestione è flessibile ma le azioni non possono superare il 70% del totale. L’orizzonte temporale di riferimento è medio/lungo, tendenzialmente per chi si trova tra i 10 e 15 anni alla pensione.

  1. Alta Crescita Sostenibile; è il terzo comparto bilanciato del Fondo sebbene investa tendenzialmente per l’87% in azioni e per il 13% in obbligazioni: rientra in tale categoria proprio per il suo stile di gestione flessibile, che consente al gestore di variare liberamente la composizione del portafoglio tra le diverse asset class (azioni, obbligazioni, liquidità) in base alle condizioni di mercato. Il gestore può valutare anche di comporre l’investimento al 100% in azioni. Con grado di rischio alto e orizzonte temporale oltre i 15 anni al pensionamento, il comparto risponde alle esigenze di un soggetto che ricerca rendimenti più elevati nel lungo periodo ed è disposto ad accettare un’elevata esposizione al rischio, con una certa discontinuità dei risultati nei singoli periodi.

Opzione Life Cycle

Arca Previdenza offre la possibilità di attivare l’opzione Life Cycle, un’opzione di investimento automatica che l’aderente può scegliere al momento dell’iscrizione o successivamente, con almeno un anno di permanenza nel comparto. 

L’obiettivo è far crescere il capitale nel tempo, investendo in comparti coerenti con gli anni mancanti alla pensione.

La scelta è legata all’età dell’iscritto: più giovane è, maggiore sarà l’esposizione al rischio; man mano che si avvicina il pensionamento, la posizione si sposta verso comparti più prudenti.

L’attivazione del programma è consentita solo agli aderenti con età inferiore a 56 anni e attualmente con un solo comparto attivo. 

Con la scelta del programma Life Cycle, la posizione sarà investita nel comparto di assegnazione in base all’età anagrafica così come indicato nella tabella sottostante:

life cycle tabella su base anagrafica arca previdenza

Al raggiungimento della successiva soglia di età e comunque dopo un minimo di permanenza nel comparto di almeno 2 anni, il programma prevede lo spostamento automatico, con cadenza trimestrale e nell’arco di 2 anni, della posizione maturata dal comparto Alta Crescita Sostenibile al comparto Crescita Sostenibile, o dal comparto Crescita Sostenibile al comparto Rendita Sostenibile. 

tabella anagrafica comparti lifecycle arca previdenza

La previdenza complementare non è obbligata a essere trasparente sui singoli sottostanti in cui investe, quindi non troverai l’elenco specifico di tutti i sottostanti in cui investe Arca Previdenza, ma puoi trovare i maggiori titoli nel rendiconto annuale e, se vuoi approfondire gli obblighi e i limiti che i fondi pensione devono rispettare in materia di investimento, questo nostro approfondimento fa al caso tuo. 

Rendimenti storici

Vediamo ora i rendimenti storici di queste quattro linee d’investimento, estrapolando i dati ufficiali pubblicati nel sito della COVIP e ricordandoti che i rendimenti passati non sono garanzia dei rendimenti futuri

rendimenti storici arca previdenza

Le percentuali indicate nella tabella si riferiscono, a partire da sinistra e andando verso destra, al rendimento del 2024, al rendimento medio annuo degli ultimi 3 anni (2022-2024), al medio annuo degli ultimi 5 anni (2020-2024) e al medio annuo degli ultimi 10 anni (2015-2024) e degli ultimi 20 anni (2005-2024).

Come risulta evidente, la percentuale di rendimento aumenta progressivamente man mano che aumenta la volatilità della linea d’investimento. 

In particolare, come riportato nella tabella, il comparto Bilanciato Alta Crescita Sostenibile ha ottenuto risultati significativi su tutti gli orizzonti temporali analizzati, grazie anche alla maggiore componente azionaria che ne caratterizza la strategia di investimento.

Ti segnaliamo, inoltre, che i rendimenti storici di Arca Previdenza pubblicati sul sito COVIP sono netti.

In pratica, la COVIP ha già sottratto la tassazione annua sulle plusvalenze (12,5% sui Titoli di Stato e 20% su azioni e obbligazioni) e ha sottratto anche la percentuale di costo di gestione che Arca Previdenza, come qualunque altro fondo, applica alle varie linee d’investimento. 

Costi

Vediamo, quindi, quanto costa Arca Previdenza.

Cominciamo dai costi da sostenere in fase di accumulo, direttamente a carico dell’aderente.

costi fase di accumulo arca previdenza

Arca Previdenza applica spese di adesione pari a € 65 “una tantum” unicamente alle adesioni su base individuali; per le adesioni collettive, non sono invece previsti costi di adesione. 

Ogni anno, poi, il Fondo trattiene dal versato annuo, un costo fisso di 6 €.

Poco fa, quando abbiamo approfondito la parte dei rendimenti, abbiamo accennato al costo di gestione. Un costo percentuale che varia da comparto a comparto e che viene applicato all’intero patrimonio del tuo fondo. 

In pratica, Arca Previdenza gestisce l’investimento finanziario per te e in cambio, trattiene una piccola percentuale del tuo fondo. 

Vediamo, in dettaglio, questo costo.

percentuale trattenuta a carico dell'aderente arca previdenza

Come puoi notare, la percentuale varia da una linea all’altra

La più costosa è il comparto Alta Crescita Sostenibile (1,44%) e la meno costosa è la linea Rendita Sostenibile (1,20%). 

I costi delle rimanenti linee d’investimento si mantengono invece allineate all’1,26%.

I costi di gestione applicati da Arca Previdenza sono in linea con la media dei costi dei fondi aperti, quindi inferiori rispetto alla media dei costi dei PIP (vedi grafico sotto), e superiori rispetto ai costi dei fondi negoziali che, per loro natura, sono particolarmente contenuti e molto simili ai costi di un ETF, uno strumento d’investimento indicizzato a gestione passiva, con costi inferiori rispetto a quelli degli investimenti a gestione attiva. 

grafico ISC arca previdenza

Nel confronto tra fondi aperti (FPA), come puoi vedere in questo grafico, Arca Previdenza (pallino bianco) ha un ISC, ovvero un Indicatore Sintetico di Costo calcolato dalla COVIP, che per il comparto Obiettivo TFR (garantito) e Alta Crescita Sostenibile (bilanciato) supera di poco la media degli altri fondi aperti (linea bianca) mentre rimane al di sotto della media per i comparti Rendita Sostenibile e Crescita Sostenibile.

tabella ISC arca previdenza


L’ISC viene calcolato dalla COVIP considerando un versamento annuo di 2.500 € e un rendimento netto del 4%. Questi due parametri costanti, nella vita reale sono due variabili, ma COVIP le ha stabilite per poter confrontare i costi dei fondi. 

In ultimo, ti segnaliamo che Arca Previdenza applica questi costi alle diverse operazioni che potresti decidere di compiere durante la tua permanenza nel fondo.

costi operazioni arca previdenza

Come puoi notare, Arca Previdenza applica 20 € in caso di anticipazione, riscatto e trasferimento superiore a € 5.000.

Ti segnaliamo che per la gestione della Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA) sono applicati costi diversi a seconda dell’attività richiesta: 40 € è il costo per la sua attivazione, € 20 per richiederne la revoca mentre è applicata una quota di € 5 per ogni rata trimestrale pagata all’iscritto

Altra cosa che ti evidenziamo è che paghi solo 5 € se decidi di cambiare linea d’investimento, sia che si tratti della riallocazione dell’intesa posizione individuale, sia che si modifichi la destinazione dei soli contributi futuri (riallocazione del flusso contributivo).

In questa scheda puoi trovare un riassunto dei costi, i rendimenti e le caratteristiche di Arca Previdenza

Rendite previste 

Al pensionamento, puoi decidere di ritirare il tuo fondo in rendita al 100% o, se vuoi anche una parte di capitale, massimo il 50% e la percentuale rimanente in rendita, minimo il 50%.

Arca Vita S.p.A. gestisce direttamente l’erogazione delle rendite e, ad oggi, ti mette a disposizione questi tipi di rendita

  • Rendita vitalizia immediata che ti viene erogata finché sei in vita
    Quindi, se vivi molti anni potresti fare un ottimo affare perché il fondo continuerà a garantirti la rendita vitalizia anche se avrà esaurito il montante che era contenuto nel tuo fondo. Viceversa, se viene a mancare senza aver ritirato tutto, il capitale residuo se lo tiene Arca Vita. 
  • Rendita certa 10 anni.
    È come una rendita vitalizia, ma se vieni a mancare prima dei 10 anni, Arca Vita elargisce la rendita certa ai tuoi beneficiari finché, appunto, non sono terminati i 10 anni. 
  • Rendita reversibile.
    È una rendita che ti viene erogata finché vivi e, quando vieni a mancare, continua ad essere erogata al beneficiario superstite che hai scelto, finché questo è in vita. Puoi decidere anche la percentuale di reversibilità tra due opzioni: 75% e 50%. Presta attenzione all’età del tuo beneficiario perché se indichi qualcuno che ha molti meno anni di te, la tua rendita si riduce parecchio, in quanto viene calcolata sull’aspettativa di vita media del tuo beneficiario. 
  • Rendita vitalizia con controassicurazione nel corso dei primi 20 anni
    È una rendita che ti viene erogata finché sei in vita e, se nei primi 20 anni vieni a mancare, garantisce ai tuoi beneficiari la liquidazione dell’eventuale capitale residuo. Dopo i primi 20 anni, la rendita si trasforma in rendita vitalizia non più controassicurata. Arca Vita precisa che, al momento dell’ingresso in assicurazione, l’età dell’aderente deve essere compresa tra 60 e 70 anni.

Costi delle rendite

I vari tipi di rendita comportano costi differenti:

  • costo di caricamento percentuale relativo alla posizione individuale: 
    • 1,75% del premio unico netto impiegato per la costituzione della rendita, in caso di rateazione bimestrale;
    • 1,45% del premio unico netto impiegato per la costituzione della rendita, in caso di rateazione trimestrale;
    • 1,15% del premio unico netto impiegato per la costituzione della rendita, in caso di rateazione semestrale;
    • 1,00% del premio unico netto impiegato per la costituzione della rendita, in caso di rateazione annuale.
  • Rendimento trattenuto, pari a 0,8% del rendimento finanziario lordo annuo della Gestione Separata "OSCAR 100%".

  • Costo per l’erogazione della rendita, rappresentato da: 
    • una commissione una tantum di € 20,00 a favore di Arca Fondi Sgr S.p.A. al momento della richiesta della prestazione;
    • una cifra fissa di € 3,00 pagata a favore di Arca Vita S.p.A. e prelevata da ciascuna rata di rendita.

Coefficienti di trasformazione

L’importo della tua rendita varia in base ai coefficienti di trasformazione con cui viene calcolata. Questi sono i moltiplicatori che vengono applicati per ottenere l’importo della rendita richiesta. 

Variano in base all’età, al tipo di rendita richiesto e alla frequenza di erogazione

Diversamente da altri fondi, in Arca i coefficienti di trasformazione sono diversificati anche a seconda che si tratti di:

  • Adesioni collettive e adesioni individuali raccolte prima del 21 dicembre 2012: in questi casi, i coefficienti sono diversificati in base al sesso dell’aderente;

  • Adesioni individuali raccolte dal 21 dicembre 2012 per le quali la conversione in rendita prevede coefficienti unificati tra uomini e donne. Per tale ragione, è prevista una correzione da applicare all’età effettiva dell’aderente: 
tabella correzione età arca previdenza

Di conseguenza, per un aderente nato nel 1956, l’età assicurativa a cui fare riferimento è 69 (età) + 1 (“rettifica”) = 70 anni. Viceversa, per un aderente nato nel 1960, l’età assicurativa corrisponde con l’età effettiva perché la “rettifica” è pari a 0.

Usiamo ora come esempio la tabella dei coefficienti, usata da Arca, per il calcolo della rendita vitalizia per un’adesione individuale raccolta dal 21 dicembre 2012.

tabella calcolo rendita vitalizia in base all'età arca previdenza

Poniamo il caso di una persona di 67 anni, nata nel 1958, che richiede ad Arca Previdenza la rendita vitalizia bimestrale, avendo maturato 90.000 € nel fondo pensione. 

Arca Previdenza calcola:

90.000 € x 0,04182 (coefficiente 67 anni, frazionamento bimestrale) = 3.763,80 €.

Se invece di scegliere il frazionamento bimestrale, la stessa persona optasse per il frazionamento annuale, Arca Previdenza calcolerebbe:

90.000 € x 0,04289 (coefficiente 67 anni, frazionamento annuale) = 3.860,10 €.

96 € all’anno in più rispetto alla stessa rendita ma con frazionamento bimestrale. 

All’aumentare della “ertezzadi recupero del montante complessivo, diminuisce l’importo della rendita erogata, perché cambiano i coefficienti applicati. 

Infatti, la rendita vitalizia, con frazionamento annuale, per una persona di 65 anni, ha come coefficiente di trasformazione 0,03977, mentre la rendita controassicurata, con frazionamento annuale, per la stessa persona di 65 anni, ha quest’altro coefficiente di trasformazione: 0,02854. 

Il grafico che segue raffigura gli importi delle diverse tipologie di rendita annue su un montante finale di € 90.000 per una persona di 65 anni. 

grafico importi rendite annue arca previdenza


Tutti questi importi sono lordi: mentre i rendimenti non sono soggetti a tassazione perché sono già stati tassati nel corso degli anni, i contributi versati verranno tassati con l'aliquota agevolata dal 15% al 9% prevista nella previdenza complementare quando si chiude il fondo essendo pensionati. Di conseguenza, la rendita netta ottenuta sarà proporzionalmente ridotta.

Tieni conto che, in futuro, Arca Previdenza potrebbe variare i costi che applica, così come potrebbe modificare i coefficienti di trasformazione delle rendite, in particolare se cambierà l’aspettativa media di vita.

Soglia a 67 anni

Se al pensionamento preferisci ritirare la tua posizione ad Arca Previdenza al 100% in capitale, ti ricordiamo che questa opzione è esercitabile solo se il tuo fondo non supera una certa quantità economica

Il d.Lgs 252/2005, infatti, prevede che, se il 70% del montante finale nel tuo fondo pensione, tramutato in rendita vitalizia, ti dà un importo annuo che supera il 50% dell’assegno sociale, non puoi avere tutto il fondo in capitale.

Nel 2025 l’assegno sociale vale 7.000 €.

Quindi, oggi, potresti ritirare tutto il tuo fondo pensione in capitale solo se la rendita vitalizia, ottenuta prendendo il 70% del tuo montante finale, valesse meno di 3.500 € all’anno

Perché ciò avvenga il tuo fondo non deve superare una soglia quantitativa che varia, anch’essa, in base all’età e in Arca Previdenza è, attualmente, circa 115.000 € a 67 anni per le adesioni individuali raccolte dal 21 dicembre 2012. Diversamente, per le adesioni collettive e per le adesioni individuali raccolte prima del 21 dicembre 2012, la soglia è attualmente pari a circa 110.000 € per gli uomini e 125.000 € per le donne. 

Gli importi soglia sono destinati ad aumentare dal momento che l’assegno sociale verrà periodicamente ricalcolato. 

Come trovare Arca Previdenza nel comparatore di Ciao Elsa

In ultimo, vediamo come il comparatore di Ciao Elsa può aiutarti a decidere se Arca Previdenza è la scelta migliore per te. 

Cominciamo la comparazione:

Inserisci la tua data di nascita e che tipo di lavoratore sei, cioè dipendente del settore privato o un autonomo/libero professionista. 

Inserisci ora il CCNL con cui sei inquadrato, ad esempio il terziario-commercio.

Fai sapere al comparatore dove hai attualmente il TFR: in azienda, in un fondo pensione, in un fondo di categoria oppure… non lo sai

Poniamo il caso tu l’abbia lasciato in azienda e proseguiamo.

Inserisci ora il tuo reddito annuo lordo, ad esempio 30.000 €, e decidi se vuoi effettuare la simulazione con il TFR.

Il comparatore calcolerà l’importo preciso del tuo TFR annuo, che è il 6,91% della tua RAL. 

Andando avanti puoi anche decidere se procedere alla simulazione solo con il TFR oppure aggiungendo un tuo contributo volontario quantificato in 50, 100, 200, 300, 400 o 500 Euro al mese. 

Come preferisci tu! 

Ipotizziamo qui 100 € al mese e andiamo avanti.

A questo punto ti vengono poste tre domande che necessitano di piccoli ma fondamentali approfondimenti.

  • Qual è la tua propensione al rischio? 

Se ti senti incerto nel dare questa risposta, ti abbiamo messo a disposizione un piccolo video in cui ti spieghiamo, in 40 secondi, che cosa si intende per propensione al rischio e, sulla base di queste informazioni, puoi decidere se la tua propensione è bassa, media o alta

  • Quanto ti senti preparato finanziariamente?

Anche in questo caso, cliccando su “come faccio a saperlo”, ti spieghiamo in un breve video cosa si intende quando si dice che si è poco, abbastanza o molto preparati finanziariamente. 

  • Vuoi vedere i fondi con contributo del datore in cima alla lista? 

Il nostro comparatore è l’unico strumento in cui trovi la possibilità di simulare i fantomatici “soldi gratis” a partire dalla tua situazione specifica!

Fatta la scelta, rispondendo ad esempio “sì” per l’ultima domanda, inserisci la tua email e procedi alla comparazione. 

Ora il comparatore ti fornisce l’output in cui trovi la lista di fondi pensione, organizzata in base ai dati di input che hai inserito.

Posto che, se il tuo CCNL ne prevede uno, il primo fondo che trovi nella lista è il fondo di categoria, con anche l’indicazione dell’importo del contributo datoriale, vediamo che, al secondo posto, trovi Arca Previdenza.

Questo succede se il tuo orizzonte temporale è di medio periodo, cioè se ti mancano meno di 25 ma più di 10 al compimento dei 67. 

Arca Previdenza è in cima alla lista perché l’indice di performance espresso in termini percentuali, calcolato dal comparatore, è il più alto tra quelli dei fondi pensione in linea bilanciata.

Il tasso di performance l’abbiamo calcolato noi di Ciao Elsa incrociando i dati dei rendimenti storici della linea d’investimento, estrapolati dal sito COVIP, e l’impatto dei costi applicati dal fondo sugli importi precisi che tu vuoi versare, considerando che tu abbia effettuato un versamento ricorrente annualizzato. 

Se apri la tendina “mostra dettagli”, trovi elencati proprio i costi di Arca Previdenza e nello specchietto sotto trovi quanto ci sarebbe ora in Arca Previdenza ipotizzando che tu avessi cominciato a versarci il TFR e 100 € al mese 10 anni fa. 

Sotto il tasso di performance, trovi anche il rendimento medio annuo netto degli ultimi 10 anni

Come aderire a Arca Previdenza

Per aderire ad Arca Previdenza puoi recarti in una agenzia convenzionata o completare l’iscrizione online direttamente sul sito di Arca. In alternativa, il comparatore di Ciao Elsa ti mette a disposizione una procedura online che ti guida gratuitamente passo dopo passo fino al completamento dell’iscrizione.

Sei curioso di scoprire come funziona? Visita la pagina dedicata a Arca Previdenza.

Link utili e approfondimenti

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