
Questo articolo è l’ottava puntata della rubrica in cui Ciao Elsa analizza il tuo fondo di categoria.
Prima di analizzare in dettaglio il fondo, faremo un breve ed esaustivo riassunto delle regole e delle caratteristiche dei fondi pensione.
Se sei già ben informato su questa prima parte generale, puoi scendere nella pagina e leggere direttamente la parte dedicata al tuo fondo.
Cos’è un fondo pensione
I fondi pensione sono strumenti finanziari di investimento a lungo termine, pensati per darti un sostegno economico quando smetterai di lavorare.
In concreto, puoi immaginare un fondo pensione come un contenitore intestato a te in cui, durante il corso della tua vita lavorativa, versi del denaro per accumularlo e farlo fruttare.
Qualunque fondo pensione tu scelga, ti mette a disposizione diverse linee d’investimento che potrai scegliere e modificare nel tempo.
In caso di necessità prima della pensione, hai la possibilità di prelevare somme di denaro dal tuo fondo.
Le anticipazioni previste nei fondi pensione sono di tre tipi:
- anticipazione per spese mediche, disponibile sempre e fino al 75% del capitale contenuto;
- anticipazione per la prima casa, disponibile dopo 8 anni di adesione al fondo e fino al 75% del capitale contenuto;
- anticipazione per qualunque motivo, disponibile dopo 8 anni di adesione al fondo e fino al 30% del capitale contenuto.
Nei fondi pensione sono previste alcune tassazioni che devi allo Stato:
- tassazione sulle plusvalenze, dovuta ogni anno nella misura del 20% su azioni e obbligazioni e del 12,5% sui Titoli di Stato;
- quando andrai in pensione, lascerai allo Stato una parte del tuo fondo che verrà tassato, sul versato, con un’aliquota che va da un minimo del 9% a un massimo del 15% e che verrà calcolata in base al tempo, cioè in base a quanti anni avrai trascorso nella previdenza complementare.
Se oggi apri il tuo primo fondo pensione e vai in pensione nei prossimi 15 anni la tua tassazione è la massima (15%). Per ogni anno di permanenza in più, oltre al 15esimo, questa tassazione diminuisce dello 0,3% all’anno, finché si blocca al minimo possibile (9%) se resti nella previdenza complementare 35 anni o più.
Quindi, più giovane sei nel momento in cui aderisci, meno pagherai di tasse alla fine e la tassazione che pagherai verrà calcolata sulla data di prima adesione, cioè il giorno in cui hai aderito al tuo primo fondo pensione.
I fondi pensione sono tutti regolati dal d.Lgs 252/2005 che ti dà la possibilità di effettuare il trasferimento di un fondo in un altro fondo, senza che la data di prima adesione cambi.
C’è, invece, un caso in cui perdi la data di adesione al tuo fondo: se effettui il riscatto prima di essere in pensione.
Questa possibilità è prevista in caso di perdita del lavoro, premorienza e invalidità permanente.
Se riscatti il tuo fondo pensione perché sei senza lavoro da poco, perdi la tassazione agevolata dal 15% al 9% (prevista al pensionamento) e paghi una tassazione fissa al 23%.
In fase di accumulo i fondi pensione prevedono vantaggi fiscali consistenti che non sono previsti in nessun altro tipo di strumento di investimento.
- TFR: questo è il primo modo con cui un dipendente può alimentare il suo fondo pensione. Se fai versare il tuo TFR nel tuo fondo, a fine corsa pagherai la tassazione dal 15% al 9% mentre, se lasci il TFR in azienda, pagherai una aliquota piena, che varia da un minimo del 23% a un massimo del 43% e che verrà calcolata in base alle tue ultime cinque RAL (Retribuzione Annua Lorda). Se lasci il TFR in azienda, più guadagni, più paghi.
- Contributo volontario: se versi nel fondo una parte dei tuoi risparmi personali, otterrai il vantaggio fiscale della deduzione, cioè il meccanismo con cui lo Stato abbatte l’imponibile su cui paghi le tasse. Ogni anno, infatti, il tuo fondo pensione ti dà la possibilità di portare in deduzione fino a 5.164,57 € (i vecchi 10 milioni di Lire), recuperando la tua aliquota IRPEF massima che varia in base alla tua RAL.

Quando sarai arrivato in pensione potrai ritirare il tuo fondo in tre modi.
- 100% rendita: la rendita è una seconda pensione che entra nel tuo conto corrente e si affianca alla pensione pubblica. Ci sono vari tipi di rendita: vitalizia, reversibile, certa, controassicurata e con LTC (Long Term Care).
- fino al 50% in capitale e 50% in rendita: la legge ti permette di ritirare fino al 50% del tuo fondo in capitale, mentre la percentuale residua viene convertita in rendita.
- 100% capitale: questa opzione di ritiro è possibile solo se il tuo fondo non supera una certa soglia economica che aumenterà negli anni (oggi circa 110.000 € a 67 anni).
Al momento, in Italia, esistono circa 150 fondi pensione collocabili, suddivisi in tre famiglie:
- PIP (piani Individuali Pensionistici)
- FPA (Fondi Pensione Aperti)
- FPN (Fondi Pensione Negoziali o di categoria)
Tutti i fondi pensione sono sottoposti alla vigilanza della COVIP e le regole che abbiamo visto finora valgono in tutti.
Tra un fondo e l’altro, però, cambiano i costi, i rendimenti e la possibilità di accedere al contributo datoriale.
Per aiutarti nella scelta del tuo fondo pensione, noi di Ciao Elsa abbiamo creato un comparatore di fondi pensione gratuito e personalizzabile.
Cosa sono i fondi di categoria
I fondi pensione negoziali (FPN) sono fondi di natura collettiva, istituiti a partire da un accordo stipulato tra lavoratori, sindacati, associazioni di categoria e datori di lavoro.
Questi fondi sono destinati a specifiche categorie di lavoratori e, per aderire a un fondo di categoria, devi essere un lavoratore che appartiene a una determinata azienda o gruppo di imprese o a una specifica categoria professionale, tipicamente devi essere assunto tramite un CCNL.
I fondi di categoria prevedono il contributo datoriale: una percentuale della tua RAL che, sotto forma di extra, entra ogni anno nel tuo fondo pensione, oltre al TFR, se sei disposto a versare nel tuo fondo pensione, anche tu, una piccola percentuale del tuo stipendio prelevata direttamente dalla busta paga.
Noi di Ciao Elsa lo chiamiamo “soldi gratis” perché il contributo datoriale, di solito corrisponde a qualche centinaio di Euro in più che entra nel tuo fondo pensione ogni anno se hai scelto di versarci il TFR e di sfruttare l’accordo datoriale.
Alifond
È il fondo di previdenza complementare chiuso per le industrie del settore alimentare e dei settori affini.
Cenni generali
Alifond può operare essendo iscritto all’albo COVIP con il numero 89.
Alla fine del 2024 il fondo contava 52.046 iscritti, di cui 1.795 conferivano unicamente il TFR, mentre 6.730 non avevano effettuato alcun versamento nel corso dell’anno.
Alifond è il dodicesimo FPN italiano per patrimonio gestito (attualmente supera i 2 miliardi di Euro) e conta circa 1.691 aziende associate.
Chi ha cominciato a lavorare prima del 29 aprile 1993, può scegliere di far versare ad Alifond il 28,94% (calcolato il 2% della retribuzione assunta a base per la determinazione del TFR) o il 100% del proprio TFR maturando.
Chi, invece, ha cominciato a lavorare dopo questa data, può far versare solo il 100% del proprio TFR maturando.
Chi può aderire ad Alifond
Ecco l’elenco di tutti i soggetti che possono aderire ad Alifond.
Prima di tutto, i dipendenti dei seguenti CCNL:
- CCNL per i dipendenti dell’industria alimentare
- CCNL per i dipendenti dell’industria olearia e margariniera
- CCNL per i dipendenti dei sottoprodotti della macellazione
- CCNL per i dipendenti impiegati in attività di contoterzismo in agricoltura
- CCNL per i dipendenti della panificazione, attività collaterali e complementari
Infine, Alifond offre la possibilità ai suoi aderenti di iscrivere anche i propri familiari a carico.
I familiari a carico sono, il più delle volte, i figli e in qualche caso anche il coniuge.
Linee d’investimento
Alifond mette a disposizione dei suoi aderenti quattro comparti d’investimento:
- Garantito; è il comparto con grado di rischio basso, che garantisce la restituzione del capitale e punta alla rivalutazione del TFR. Questa linea è suggerita per chi ha un orizzonte temporale breve, fino a 5 anni.
- Bilanciato; è il comparto bilanciato, con grado di rischio medio e orizzonte temporale fino ai 10 anni. Investe per il 65% in obbligazioni e il restante 35% in azioni.
- Dinamico; è il comparto azionario, con grado di rischio alto e orizzonte temporale tra i 10 e i 15 anni al pensionamento. Investe il 60% in azioni e il 40% in obbligazioni. Questa ripartizione è tipica delle linee azionarie dei fondi pensione di categoria che rispetto, ad esempio, alle linee azionarie dei fondi pensione aperti (FPA), hanno una gestione più prudente e meno esposta sull’azionario.
Attualmente, più dei 2/3 degli iscritti ad Alifond investe nel comparto Bilanciato (69%), il 18,3% investe nel comparto Garantito e il restante 12,7% nel comparto Dinamico.

La previdenza complementare non è obbligata a essere trasparente sui singoli sottostanti in cui investe, quindi non troverai l’elenco specifico di tutti i sottostanti in cui investe Alifond, ma puoi trovare i maggiori titoli nel bilancio annuale e, se vuoi approfondire gli obblighi e i limiti che i fondi pensione devono rispettare in materia di investimento, questo nostro approfondimento fa al caso tuo.
Rendimenti storici
Vediamo ora i rendimenti storici di queste quattro linee d’investimento, estrapolando i dati ufficiali pubblicati nel sito della COVIP e ricordandoti che i rendimenti passati non sono garanzia dei rendimenti futuri.

Le percentuali indicate nella tabella si riferiscono, a partire da sinistra e andando verso destra, al rendimento del 2024, al rendimento medio annuo degli ultimi 3 anni (2022-2024), al medio annuo degli ultimi 5 anni (2020-2024) e al medio annuo degli ultimi 10 anni (2015-2024).
Come risulta evidente, la percentuale di rendimento aumenta progressivamente man mano che aumenta la volatilità della linea d’investimento.
Ti segnaliamo, inoltre, che i rendimenti storici di Alifond pubblicati sul sito COVIP sono netti.
In pratica, la Covip ha già sottratto la tassazione annua sulle plusvalenze (12,5% sui Titoli di Stato e 20% su azioni e obbligazioni) e ha sottratto anche la percentuale di costo di gestione che Alifond, come qualunque altro fondo, applica alle varie linee d’investimento.
Costi
Vediamo, quindi, quanto costa Alifond che, come tutti i fondi di categoria, è senza scopo di lucro e applica una politica di costi molto contenuta.
Cominciamo dai costi da sostenere in fase di accumulo, direttamente a carico dell’aderente.

Alifond non applica spese di adesione; ogni anno, trattiene dal versato annuo un costo fisso di 24 € sia per le posizioni dei lavoratori, sia per i familiari fiscalmente a carico.
Poco fa, quando abbiamo approfondito la parte dei rendimenti, abbiamo accennato al costo di gestione. Un costo percentuale che varia da comparto a comparto e che viene applicato all’intero patrimonio del tuo fondo.
In pratica, Alifond gestisce l’investimento finanziario per te e in cambio, trattiene una piccola percentuale del tuo fondo.
La percentuale viene trattenuta ogni tre mesi ed è calcolata su base mensile.
Vediamo, in dettaglio, questo costo.

Come puoi notare, la percentuale varia da una linea all’altra.
La più costosa è la linea garantita (Comparto Garantito, 0,52%) e la meno costosa è la linea azionaria (Dinamico, 0,13%).
Rispetto al costo del comparto Dinamico, il comparto Bilanciato e il comparto Garantito sono leggermente e progressivamente un po’ più onerosi.
I costi di gestione applicati da Alifond sono in linea con i costi dei fondi di categoria, quindi sono contenuti e molto simili ai costi di un ETF (strumento d’investimento indicizzato a gestione passiva, con costi inferiori rispetto a quelli degli investimenti a gestione attiva).

Infatti, come puoi vedere in questo grafico, Alifond (pallino bianco) ha un ISC, ovvero un Indicatore Sintetico di Costo calcolato dalla COVIP, basso rispetto alla media degli altri fondi.

L’ISC viene calcolato dalla COVIP considerando un versamento annuo di 2.500 € e un rendimento netto del 4%. Questi due parametri costanti, nella vita reale sono due variabili, ma COVIP le ha stabilite per poter confrontare i costi dei fondi.
In ultimo, ti segnaliamo anche i costi che Alifond applica alle diverse operazioni che potresti decidere di compiere durante la tua permanenza nel fondo.

Come puoi notare, Alifond applica 25 € in caso di anticipazione e 15 € se decidi di richiedere il riscatto o la prestazione pensionistica finale raggiunta la pensione.
Non sono previsti costi in caso di trasferimento o se decidi di cambiare linea d’investimento per i versamenti futuri (riallocazione del flusso contributivo) o per ciò che è già stato versato (riallocazione della posizione individuale).
In questa scheda puoi trovare un riassunto dei costi, i rendimenti e le caratteristiche di Alifond
Accordo datoriale
Essendo un fondo negoziale, Alifond garantisce il contributo datoriale agli aderenti che desiderano sfruttare l’accordo.
Esattamente come per il versamento del TFR maturando, il contributo datoriale viene versato trimestralmente e puoi consultare i versamenti nella tua area riservata del sito del fondo.
Percentuali
Come abbiamo visto, in Alifond confluiscono molti CCNL diversi ma le percentuali dell’accordo sono uguali per tutti, fatta eccezione del settore del contoterzismo in agricoltura (vedi dopo) e salvo eventuali accordi aziendali di secondo livello che stabiliscano condizioni più favorevoli.
Di seguito indichiamo le percentuali:

In Alifond, se versi almeno l’1% della retribuzione utile ai fini del calcolo del TFR, il tuo datore di lavoro è obbligato ad aggiungere in Alifond l’1,50% della medesima base di calcolo.
Fa eccezione, il settore del contoterzismo in agricoltura nel quale a fronte del versamento dell’1% del lavoratore, l’aliquota a carico azienda è pari all’1%.
L’importo preciso dipende dal tuo contratto ma, solitamente, è qualche centinaio di Euro all’anno che la tua azienda ti regala nel tuo fondo pensione. Per questo noi di Ciao Elsa chiamiamo il contributo del datore “Soldi Gratis”.
Rendite previste
Al pensionamento, puoi decidere di ritirare il tuo fondo in rendita al 100% o, se vuoi anche una parte di capitale (massimo 50%), puoi avere una percentuale del fondo in rendita, minimo il 50%.
Alifond ha stipulato un accordo con UnipolSai per l’erogazione delle rendite e, ad oggi, ti mette a disposizione questi tipi di rendita:
- Rendita vitalizia immediata che ti viene erogata finché sei in vita.
Quindi, se vivi molti anni potresti fare un ottimo affare perché il fondo continuerà a garantirti la rendita vitalizia anche se avrà esaurito il montante che era contenuto nel tuo fondo. Viceversa, se viene a mancare senza aver ritirato tutto, il capitale residuo se lo tiene Alifond.
- Rendita certa 5 anni.
È come una rendita vitalizia, ma se vieni a mancare prima dei 5 anni, Alifond elargisce la rendita certa ai tuoi beneficiari finché, appunto, non sono terminati i 5 anni.
- Rendita certa 10 anni.
Identica alla rendita certa 5 anni, ma per un periodo di tempo doppio. - Rendita reversibile.
È una rendita che ti viene erogata finché vivi e, quando vieni a mancare, continua ad essere erogata al beneficiario superstite che hai scelto, finché questo è in vita. Puoi decidere anche la percentuale di reversibilità tra quattro opzioni: 100%, 80%, 70% e 60%. Presta attenzione all’età del tuo beneficiario perché se indichi qualcuno che ha molti meno anni di te, la tua rendita si riduce parecchio, in quanto viene calcolata sull’aspettativa di vita media del tuo beneficiario.
- Rendita controassicurata.
È una rendita che ti viene erogata finché sei in vita e, al tuo decesso, garantisce ai tuoi beneficiari la liquidazione dell’eventuale capitale residuo.
- Rendita LTC (Long Term Care).
Questa rendita raddoppia l’importo se perdi la tua autosufficienza. Per non autosufficienza si intende l’incapacità di svolgere azioni elementari come, ad esempio, mangiare da solo, mantenere livelli di igiene adeguati, spostarti, vestirti. Il raddoppio dell’importo della rendita è subordinato all’accertamento del tuo stato di non autosufficienza. Non ti basterà dichiarare di essere in questa condizione, dovrai anche sottoporti ad accertamenti da parte della compagnia assicuratrice. Inoltre, è previsto un periodo di “carenza” di un anno, entro il quale la garanzia non potrà operare. Ti segnaliamo anche che esistono delle esclusioni. Ad esempio, se rimani non autosufficiente perché abusi di alcool o stupefacenti, o perché hai preso parte ad attività delittuose, questa garanzia non ti viene riconosciuta. E lo stesso avviene in caso di non autosufficienza dovuta a malattie o condizioni di salute preesistenti.
Costi delle rendite
I vari tipi di rendita comportano costi differenti:
- costo di caricamento percentuale relativo alla posizione individuale: 1,30%; per la garanzia LTC il caricamento è del 5%.
- commissione annua di gestione applicata in fase di rivalutazione della rendita: 0,9%.
Coefficienti di trasformazione
Questi sono i moltiplicatori che vengono applicati per ottenere l’importo della rendita richiesta.
Variano in base all’età, al sesso e alla frequenza di erogazione.
In Alifond, la determinazione dell’età assicurativa corrisponde a: età effettiva + un DELTA.
Di conseguenza, per un iscritto nato nel 1956, l’età assicurativa a cui fare riferimento è 69 (età) + 1 (delta) = 70 anni. Viceversa una iscritta nata nel 1960, l’età assicurativa corrisponde con l’età effettiva perché il delta è pari a 0.

Usiamo come esempio la tabella dei coefficienti, usata da Alifond, per il calcolo della rendita vitalizia.


Poniamo il caso di una pensionata di 67 anni che richiede ad Alifond la rendita vitalizia mensile, avendo maturato 90.000 € nel fondo pensione.
Alifond calcola:
90.000 € : 1000 = 90 €
90 € x 37,54552 (coefficiente donne, 67 anni, frazionamento mensile) = 3.379,09 €.
Quest’ultimo è l’importo della rendita annua che la pensionata ottiene, per circa 280 euro mensili.
Se invece di scegliere il frazionamento mensile, la stessa persona optasse per il frazionamento annuale, Alifond calcolerebbe:
90.000 € : 1000 = 90 €
90 € x 38,21174 (coefficiente donne, 67 anni, frazionamento annuale) = 3.439,05 €.
59,95 € all’anno in più rispetto alla rendita con frazionamento mensile.
Tutti questi importi sono lordi: i contributi che, insieme ai rendimenti, hanno determinato il montante di 90.000 € verranno tassati con l'aliquota agevolata dal 15% al 9% prevista nella previdenza complementare quando si chiude il fondo essendo pensionati. Di conseguenza, la rendita netta ottenuta sarà proporzionalmente ridotta.
Prendiamo sempre ad esempio questa donna di 67 anni, il suo fondo pensione con 90.000 € e il frazionamento annuale.
Ecco come varia l’importo della rendita in base al tipo di rendita che sceglie.

Nell’esempio non è considerata la rendita reversibile, perché il suo importo varierebbe in base all’età del beneficiario.
Sono invece riportate tutte le rendite che verrebbero erogate alla pensionata finché è in vita.
Come vedi, all’aumentare della "certezza” di recupero del montante complessivo, diminuisce l’importo della rendita erogata, perché cambiano i coefficienti applicati.
Infatti, la rendita vitalizia, con frazionamento annuale, per una donna di 67 anni, ha come coefficiente di trasformazione 38,21174, mentre la rendita controassicurata, con frazionamento annuale, per la stessa donna di 67 anni, ha quest’altro coefficiente di trasformazione 32,39628.
Tieni conto che, in futuro, Alifond potrebbe variare i costi che applica, così come potrebbe modificare i coefficienti di trasformazione delle rendite, in particolare se cambierà l’aspettativa media di vita.
Soglia a 67 anni
Se al pensionamento preferisci ritirare la tua posizione ad Alifond al 100% in capitale, ti ricordiamo che questa opzione è esercitabile solo se il tuo fondo non supera una certa quantità economica.
Il d.Lgs 252/2005, infatti, prevede che, se il 70% del montante finale nel tuo fondo pensione, tramutato in rendita vitalizia, ti dà un importo annuo che supera il 50% dell’assegno sociale, non puoi avere tutto il fondo in capitale.
Nel 2025 l’assegno sociale vale 7.000 €.
Quindi, oggi, potresti ritirare tutto il tuo fondo pensione in capitale solo se la rendita vitalizia, ottenuta prendendo il 70% del tuo montante finale, valesse meno di 3.500 € all’anno.
Perché ciò avvenga il tuo fondo non deve superare una soglia quantitativa che varia, anch’essa, in base all’età e al sesso e in Alifond è, attualmente, circa 110.000 € per gli uomini e circa 125.000 € per le donne.
Gli importi soglia sono destinati ad aumentare dal momento che l’assegno sociale verrà periodicamente ricalcolato.
Come trovare Alifond nel comparatore di Ciao Elsa
In ultimo, vediamo come il comparatore di Ciao Elsa può aiutarti a decidere se Alifond è la scelta migliore per te.
Cominciamo la comparazione:
Inserisci la tua data di nascita e che tipo di lavoratore sei, cioè dipendente del settore privato o un autonomo/libero professionista.
Inserisci ora il CCNL con cui sei inquadrato, ad esempio il terziario-commercio.
Fai sapere al comparatore dove hai attualmente il TFR: in azienda, in un fondo pensione, in un fondo di categoria oppure… non lo sai.
Poniamo il caso tu l’abbia lasciato in azienda e proseguiamo.
Inserisci ora il tuo reddito annuo lordo (ad esempio 30.000 €) e decidi se vuoi effettuare la simulazione con il TFR.
Il comparatore calcolerà l’importo preciso del tuo TFR annuo, che è il 6,91% della tua RAL.
Andando avanti puoi anche decidere se procedere alla simulazione solo con il TFR oppure aggiungendo un tuo contributo volontario quantificato in 50, 100, 200, 300, 400 o 500 Euro al mese.
Come preferisci tu!
Ipotizziamo qui 100 € al mese e andiamo avanti.
A questo punto ti vengono poste tre domande che necessitano di piccoli ma fondamentali approfondimenti.
- Qual è la tua propensione al rischio?
Se ti senti incerto nel dare questa risposta, ti abbiamo messo a disposizione un piccolo video in cui ti spieghiamo, in 40 secondi, che cosa si intende per propensione al rischio e, sulla base di queste informazioni, puoi decidere se la tua propensione è bassa, media o alta.
- Quanto ti senti preparato finanziariamente?
Anche in questo caso, cliccando su “come faccio a saperlo”, ti spieghiamo in un breve video cosa si intende quando si dice che si è poco, abbastanza o molto preparati finanziariamente.
- Vuoi vedere i fondi con contributo del datore in cima alla lista?
Il nostro comparatore è l’unico strumento in cui trovi la possibilità di simulare i fantomatici “soldi gratis” a partire dalla tua situazione specifica!
Fatta la scelta, rispondendo ad esempio “sì” per l’ultima domanda, inserisci la tua email e procedi alla comparazione.
Ora il comparatore ti fornisce l’output in cui trovi la lista di fondi pensione, organizzata in base ai dati di input che hai inserito.
Il primo fondo che trovi è, in questo caso, proprio Alifond, il fondo di categoria del tuo CCNL ed è in cima alla lista perché stiamo facendo una simulazione con il tuo TFR e quindi il comparatore calcola l’importo del contributo datoriale, in questo caso 360 € all’anno in più, che entrano nel tuo fondo pensione se scegli di versare il TFR in Alifond.
Appena sopra i “soldi gratis” trovi un’informazione fondamentale: la performance degli ultimi 10 anni espressa in percentuale.
Questo risultato l’abbiamo calcolato noi di Ciao Elsa incrociando i dati dei rendimenti storici della linea d’investimento, estrapolati dal sito COVIP, e l’impatto dei costi applicati dal fondo sugli importi precisi che tu vuoi versare, considerando che tu abbia effettuato un versamento ricorrente annualizzato.
Se apri la tendina “mostra dettagli”, trovi elencati proprio i costi di Alifond e nello specchietto sotto trovi quanto ci sarebbe ora in Alifond ipotizzando che tu avessi cominciato a versarci il TFR e 100 € al mese 10 anni fa.
Se ora ti sembra tutto chiaro, ma poi davanti al comparatore ti torna qualche dubbio, sappi che, accanto alla percentuale, trovi una piccola Ⓘ e ti basterà cliccarci sopra per vedere il video in cui ti raccontiamo in dettaglio come abbiamo costruito questo risultato.
E sotto al video, trovi elencati anche tutti i dati che abbiamo utilizzato, compreso il rendimento storico diverso da linea a linea.
A proposito di linea, il comparatore seleziona per te una linea d’investimento in cui effettuare il confronto.
Se ti mancano più di 25 anni al compimento dell’età di vecchiaia (oggi è 67 anni), il comparatore ti associa, in automatico, la linea azionaria.
Se vai in alto a destra e clicchi sul pulsante ”FILTRI“, puoi verificare la linea che il comparatore ha scelto per te e puoi anche cambiarla.
Per quanto riguarda Alifond, se selezioni la linea obbligazionaria pura, il fondo non sarà visibile nella lista di output per il semplice motivo che Alifond, come abbiamo visto, non ha quel tipo di comparto.
Come aderire a Alifond
Per aderire a Alifond, devi procedere necessariamente mediante la procedura online.
Vai nel sito del fondo, clicca su “Modulistica”, poi su “adesioni”,“per aderire prosegui qui” ed infine su “procedi con la domanda di adesione”: verrai rimandato automaticamente al form per la compilazione della tua richiesta di adesione.
Ora devi procedere in autonomia alla compilazione.
Elsa moduli
Se non ti senti sicuro e vuoi una mano, puoi prenotare il nostro servizio Elsa Moduli, che al costo di 49 € e in soli 20 minuti ti risolve il problema.
Infatti, uscirai dalla call con l’incartamento necessario tutto compilato e pronto per essere portato al tuo datore di lavoro.
Puoi prenotare questo servizio dal nostro sito, oppure dal comparatore, dove trovi un tasto giallo proprio sotto il tasso di performance di Alifond.