FAQ Ciao Elsa risponde: come si ottiene la deduzione del fondo pensione

Premessa

Ciò che versi nel tuo fondo pensione ti consente di godere del beneficio fiscale della deduzione. 

La deduzione è diversa dalla detrazione ed è quel meccanismo per cui lo Stato ti abbatte l’imponibile su cui paghi le tasse.

Come paghi le tasse?

IRPEF è l’acronimo di Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Si tratta di soldi che si pagano allo Stato quando si percepisce un reddito. 

Quindi, l’IRPEF è la voce che maggiormente trasforma il tuo reddito lordo nel tuo reddito netto e si paga con un sistema a scaglioni. 

Aliquota IRPEF in base al reddito lordo

Prendiamo un reddito dichiarato di 60.000 € e calcoliamo come si pagano le tasse:

  • sui primi 28.000 € si paga il 23% (6.440 €)
  • da 28.000 € a 50.000 € (ovvero, sui successivi 22.000 €) si paga il 35% (7.700 €)
  • sugli ultimi 10.000 € si paga il 43%, quindi ulteriori 4.300 € 

6.440 € + 7.700 € + 4.300 € = 18.440 €

Se versi dei soldi nel tuo fondo pensione, lo Stato dice "Ottimo!” e abbatte il reddito su cui calcola il tuo IRPEF. 

Cioè fa finta che i soldi che hai versato nel fondo pensione tu non li abbia guadagnati e quindi non ti chiede le tasse su quegli importi.

Esempi di deduzione con versamento di contributi volontari

  • Se dichiari 60.000 € e versi 1.000 €, risparmierai 430 €, cioè il 43% di 1.000 €.
    Se versi 3.000 €, risparmi 1.290 €. Se versi 5.000 €, puoi arrivare ad avere un risparmio fiscale fino a 2.150 €.
  • Se invece di 60.000 €, hai un reddito di 50.000 €, allora risparmierai non più il 43% di tasse sugli importi che versi nel fondo pensione, ma il 35%, cioè lo scaglione IRPEF che corrisponde ai redditi percepiti tra 28.000 € e 50.000 €.
  • E se dichiari 52.000 € e versi 5.000 € nel fondo pensione? Risparmierai il 43% sui primi 2.000 €, cioè 860 € e il 35% sugli altri 3.000 €, cioè 1.050 €.

In generale, la deduzione spetta a tutti coloro che pagano l’IRPEF, quindi i dipendenti, i soci amministratori di società e i titolari di partite IVA che operano in regime ordinario. 

Il limite di deducibilità annua

Ogni anno è possibile dedurre con il proprio fondo pensione fino a un massimo di 5.164,57 €

Sembra una cifra strana ma sono i vecchi 10 milioni di Lire convertiti in Euro.

In questa tabella puoi vedere il risparmio fiscale annuo massimo nei vari scaglioni.

Tabella scaglioni IRPEF

Questo limite vale per singolo soggetto pagante, quindi anche se hai più di un fondo pensione non potrai dedurre più di questa cifra perché è legata alla tua persona e non al singolo fondo pensione

Versamenti fondo pensione per uno o più familiari a carico - domanda a Ciao Elsa

Lo stesso limite vale anche se versi nel fondo pensione di uno o più familiari a tuo carico

Deduci tu, ma sempre entro il limite massimo di 5.164,57 € all’anno che vale per soggetto pagante. 

‍Come si ottiene la deduzione

Per far sapere allo Stato che abbiamo versato dei soldi nel nostro fondo pensione, lo strumento che si utilizza è la Dichiarazione dei Redditi

Spesso, però, c’è confusione su come rendicontare i versamenti effettuati nel proprio fondo e infatti, riceviamo moltissimi commenti che ci segnalano dubbi su come far valere la deduzione. 

Versamento volontario contributi deducibili modello 730 - domanda a Ciao Elsa

Il modello 730 è lo strumento con cui sai se devi dare o ricevere indietro imposte dallo Stato

Può essere compilato autonomamente, oppure tramite dei servizi di intermediari abilitati, come i CAF o i commercialisti.

L’importo dei contributi deducibili deve essere indicato nei righi tra E27 a E30

In particolare, occorre segnalare:

  • gli importi dedotti in corso d’anno in busta paga;
  • quelli non dedotti in busta paga in modo da ottenere il beneficio in dichiarazione.

Cosa significa importi dedotti in corso d’anno in busta paga e perché sono importanti?

Esempi di deduzione dell’accordo datoriale

Se sei un lavoratore dipendente, assunto e inquadrato in un CCNL e versi il tuo TFR in un fondo pensione di Categoria o in un fondo pensione Aperto in accordo con la tua azienda, puoi sfruttare il contributo datoriale

Per poterlo ricevere devi versare nel tuo fondo una piccola percentuale della tua RAL

Questo versamento avviene in automatico attraverso un piccolo prelievo dalla tua busta paga mensile lorda. 

L’importo trattenuto dal tuo stipendio viene versato nel tuo fondo pensione e, a questo punto, il tuo datore di lavoro è obbligato ad aggiungere nel tuo fondo il contributo datoriale che noi di Ciao Elsa chiamiamo “soldi gratis”. 

Le percentuali dell’accordo variano da un CCNL all’altro e quasi sempre vengono calcolate sulla busta paga lorda del dipendente. In qualche caso, invece, vengono calcolate sul minimo tabellare, cioè la cosiddetta busta paga base. 

Se hai deciso di sfruttare l’accordo e di ricevere il contributo datoriale, sappi che il dipendente porta in deduzione fiscale entrambi gli importi, sia il suo contributo volontario, sia il contributo del datore. 

Nello specifico:

  • il tuo contributo abbatte il tuo imponibile;
  • il contributo del datore aumenta la tua RAL e non viene tassato
Contributo datoriale e deduzione automatica dallo stipendio - domanda a Ciao Elsa

Questi importi, che, in termini quantitativi variano in base al tuo CCNL e alla tua RAL, vengono dedotti in automatico tutti i mesi direttamente con la tua busta paga

Quindi, non avrai bisogno del 730 l’anno successivo per beneficiare di questa deduzione, ma ricordati che questi importi rientrano nel plafond annuo dei 5.164,57 € che è il massimo su cui puoi ottenere la deduzione fiscale.

Ad esempio, se hai una RAL di 40.000 €, lavori nel settore Terziario-Commercio e sfrutti l’accordo del tuo CCNL, versi nel fondo pensione Fon.Te lo 0,55% della tua RAL e la tua azienda aggiunge l’1,55%, sempre calcolato a partire dalla tua RAL. 

In pratica, tu versi 220 € all’anno e la tua azienda ne aggiunge 620 €.

In automatico in busta paga deduci ogni anno 220 € + 620 €, quindi 840 €.

Per questo motivo, se intendi sfruttare di più la deduzione fiscale dei fondi pensione, avrai a disposizione ancora 4.324 € all’anno che potrai versare in un fondo pensione per dedurre (5.164 € meno 840 € che già deduci sfruttando l’accordo). 

Metodi per dedurre più dell'accordo datoriale - domanda a Ciao Elsa

Per dedurre più dell’accordo puoi usare vari metodi:

  1. Puoi fare quanto vuoi dei bonifici aggiuntivi nel tuo fondo con il TFR e dichiararli nel 730;
  2. Puoi fare dei versamenti costanti tramite RID o bonifici quando preferisci in un altro tuo fondo pensione, diverso da quello che usi per il TFR e l’accordo. Anche in questo caso, per godere della deduzione, dovrai inserire questi importi nel 730 l’anno successivo;
  3. Puoi aumentare la tua percentuale dell’accordo. Invece di far prelevare lo 0,55% dalla tua busta paga lorda, puoi dare istruzioni alla tua azienda di prelevare una percentuale più alta e così dalla tua busta paga verranno trattenuti mensilmente più soldi che saranno poi versati nel tuo fondo pensione con il TFR. In questo caso non avrai bisogno del 730 perché la deduzione sarà contabilizzata tutti i mesi in busta paga. 
TFR e deduzione - domanda a Ciao Elsa

No. Il TFR versato nel fondo pensione non viene dedotto dal dipendente e non erode il plafond 5.164,57 € che rimane totalmente a disposizione per il contributo datoriale e i contributi volontari del lavoratore. 

I contributi non dedotti 

Contributi non dedotti - domanda a Ciao Elsa

Se la capienza IRPEF non è sufficiente, si possono dedurre i contributi al fondo pensione anche parzialmente

In questo caso, però, è bene ricordarsi di far sapere al proprio fondo quale importo non si è dedotto. La stessa comunicazione va effettuata se in un anno si versano più di 5.164 €. 

Il modulo dei contributi non dedotti

Il modulo dei contributi non dedotti è uno strumento essenziale da utilizzare ogni volta che versi del risparmio personale nel tuo fondo pensione e l’anno successivo non puoi portare in deduzione fiscale il risparmio versato l’anno precedente.

Questo modulo è importante perché se non hai dedotto i tuoi contributi, la tassazione sarà pari a 0 quando ritirerai il tuo fondo pensione.

Quindi, non pagherai la tassazione dal 15 al 9% in caso di pensionamento sugli importi non dedotti e non pagherai nemmeno la tassazione fissa del 23% che è dovuta allo Stato in caso di riscatto del fondo pensione prima di essere arrivati alla pensione.

In pratica, lo Stato ti dice: “Visto che non ti ho agevolato fiscalmente mentre versavi, non ti chiedo tasse quando ritiri il tuo fondo pensione”. 

Quando chiuderai il tuo fondo, lui sarà il tuo sostituto d’imposta, quindi girerà le tue tasse allo Stato e a te darà il netto ed è per questo che devi comunicare al fondo la mancata deduzione. Se il fondo non lo sa, le tasse a chiusura partono in automatico. 

Quindi è sempre bene essere tempestivi e costanti con la presentazione del modulo e consegnarlo l’anno successivo rispetto all’anno di versamento. 

Fonti

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