
Questa può sembrare una domanda inutile dato che, se consideriamo il termine “anticipata”, sembra ovvio che con questa finestra di pensionamento andremo in pensione prima rispetto alla finestra di Vecchiaia.
In realtà, non è così per tutti.
Vediamo perché.
Pensione di vecchiaia: cos’è e requisiti per accedervi nel 2025
La finestra di Vecchiaia è prevista sia nel sistema misto che nel sistema contributivo e si ottiene se si hanno almeno:
- 67 anni di età
- 20 anni di contributi alle spalle
Un anno di contributi in Italia sono 52 settimane, quindi, per maturare il requisito contributivo, è necessario avere almeno 1.040 settimane di contributi.
Oltre a questo, bisogna aver compiuto 67 anni.
Questa è l’età necessaria nel 2025, ma la legge prevede che l’età di pensionamento aumenti progressivamente in relazione all'aspettativa media di vita.
Nel sistema contributivo, la pensione di vecchiaia prevede anche un terzo requisito:
- avere una pensione lorda di importo almeno pari al valore dell’assegno sociale
L’assegno sociale è un sussidio statale che, quest’anno, vale 7.002,84 € all’anno, quindi 538,68 € al mese.
Nel sistema contributivo se, nel corso della vita lavorativa, non si sono versati abbastanza contributi per ottenere una pensione annua lorda di almeno questo importo, non si può ricevere la pensione di vecchiaia.
Per ottenere un importo pensionistico di questo valore ci vuole un montante contributivo poco superiore ai 100.000 €, quindi bisogna aver guadagnato, nel corso della propria vita lavorativa, circa 300.000 € lordi totali, meno di 10.000 € lordi all’anno.
Pensione anticipata 2025: requisiti per beneficiarne
La seconda finestra strutturale prevista sia nel sistema misto, che nel sistema contributivo è definita pensione anticipata e non prevede alcun requisito anagrafico da soddisfare.
In pratica, questa finestra non si ottiene a una certa età, ma semplicemente dopo aver lavorato per un certo numero di anni.
Il requisito contributivo da soddisfare varia in base al sesso ed è di:
- 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne;
- 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini.
Anche per la finestra di pensione anticipata i requisiti aumenteranno progressivamente nel tempo. Questi requisiti, infatti, sono congelati fino al 31 dicembre 2026 e dal 1° gennaio 2027 riprenderanno gli adeguamenti in base all'aspettativa di vita.
Per il biennio 2027-2028, dunque, i requisiti per la pensione anticipata potrebbero diventare:
- 42 anni e 1 mese di contributi per le donne;
- 43 anni e 1 mese di contributi per gli uomini.
Vediamo ora in quali casi la finestra di pensione Anticipata manda davvero in pensione prima di quella della Vecchiaia.
1) Quando conviene la pensione anticipata rispetto a quella di vecchiaia: confronto con esempi reali nel 2025
Chi ha cominciato a lavorare da giovane, potrebbe accedere a questa finestra prima di compiere l’età di vecchiaia.
Prendiamo, ad esempio, un lavoratore uomo che ha cominciato a lavorare stabilmente a 20 anni. Potrà accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni, oppure alla finestra di Anticipata a 63 anni (20 + 43; arrotondiamo per eccesso i 42 anni e 10 mesi).
Nel suo caso, quindi, la finestra di anticipata si aprirà, effettivamente, prima di quella di vecchiaia.
Pensione anticipata: quanto si perde davvero? Riduzioni sull’importo spiegate con esempi

Non è prevista una penalità vera e propria, però la pensione sarà più bassa rispetto a quella che si otterrebbe con la finestra di vecchiaia, per un motivo molto semplice: chi va in pensione con la finestra di anticipata ha un’aspettativa di vita più lunga, proprio perché va in pensione qualche anno prima.
Questo abbassa il coefficiente di trasformazione con cui si calcola l’importo pensionistico, il che comporta, quindi, una pensione più bassa.
Ecco i coefficienti di trasformazione usati da INPS nel 2025 (bisogna far riferimento alla colonna “Valori”).

Un’altra questione su cui è importante fare chiarezza ci è stata posta in un commento a un nostro video YouTube.

Chi va in pensione con l’Anticipata e ha contributi versati prima del 1996, mantiene il calcolo con il sistema misto (economicamente vantaggioso).
Solo chi anticipa la pensione usando finestre come Quota 103 oppure Opzione Donna, vede la sua pensione calcolata interamente con il contributivo, pur in presenza di anni di lavoro pre 1996.
2) Quando non conviene la pensione anticipata rispetto a quella di vecchiaia: esempi reali
Prendiamo ora lo stesso lavoratore che però, in questo esempio, non ha cominciato a lavorare a 20 anni, ma a 26 anni.
La sua finestra di anticipata si aprirebbe a 69 (26 + 43), due anni dopo rispetto alla finestra di vecchiaia che, al momento, è a 67 anni.
Nel suo caso, dunque, la finestra di anticipata non lo manderebbe in pensione prima, anzi.
Se, però, questo lavoratore avesse cominciato a lavorare dopo il 1995, allora potrebbe avere un’altra chance di andare in pensione prima della finestra di Vecchiaia.
Pensione anticipata contributiva: cos’è e chi può usarla
C’è un’altra finestra che si chiama “Anticipata Contributiva” e cade sempre tre anni prima rispetto alla finestra di Vecchiaia.
Questa finestra è prevista solo nel sistema contributivo e, come le altre viste finora, innalzerà il requisito anagrafico necessario per ottenerla.
Oggi la finestra di anticipata contributiva ha questi requisiti:
- aver cominciato a lavorare dopo il 31/12/1995;
- avere 64 anni di età (requisito che si innalzerà nel corso degli anni);
- avere almeno 20 anni di contributi alle spalle;
- avere un assegno pari, almeno, a tre volte l’assegno sociale.
Prendendo a riferimento il valore dell’assegno sociale nel 2025, 7.002,84 € annui, per ottenere oggi la finestra di anticipata contributiva è necessario avere una pensione che sia di almeno 21.008,52 € lordi all’anno.
Per ottenere una pensione di questo tipo serve un montante contributivo di più di 400.000 €, quindi una RAL (Retribuzione Annua Lorda) media nel corso della vita lavorativa di circa 35.000 € all’anno.

Ma chi ha iniziato a lavorare prima del 1996 non può accedere alla pensione contributiva anticipata?
Chi ha cominciato a lavorare e contribuire prima del 1996 ricade nel sistema misto e nel sistema misto non è prevista la finestra di Anticipata Contributiva.
Quindi, prendiamo ad esempio il lavoratore di prima e ipotizziamo che abbia cominciato a lavorare sempre a 26 anni, ma dopo il 1995.
Potrebbe andare in pensione con la finestra di Vecchiaia a 67, con la finestra di Anticipata a 69 (26 + 43, come nell’esempio precedente), oppure a 64 con la finestra di Anticipata Contributiva se avrà guadagnato e contribuito abbastanza per avere una pensione lorda pari almeno a tre volte l’assegno sociale.
Capire quando si può andare in pensione e con quale finestra di uscita non è sempre semplice: le regole cambiano spesso e variano in base alla storia contributiva di ciascuno.
Per questo, con Elsa Pensioni, offriamo un servizio di consulenza previdenziale personalizzata, pensato per aiutare chi vuole orientarsi tra i diversi requisiti e valutare le opzioni disponibili.
Analizzando la posizione contributiva, è possibile:
- Farti fare una stima dell’età di pensionamento;
- Farti fare una stima dell’importo della futura pensione;
- Capire se esistono strumenti per anticiparla o migliorarla.
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Andare in pensione prima con il fondo pensione: come anticipare la pensione

Esiste un fondo pensione per anticipare la pensione? Non uno, ma tutti i fondi pensione possono essere utilizzati per andare in pensione un po’ prima.
Le possibilità offerte dalla previdenza complementare sono due:
- la prima riguarda tutti gli aderenti;
- la seconda solo gli aderenti che hanno cominciato a lavorare dopo il 1995 e rientrano totalmente nel sistema contributivo.
Vediamo queste due possibilità.
1) Cos’è la RITA, come funziona e chi può accedervi nel 2025
RITA è l’acronimo di Rendita Integrativa Temporanea Anticipata.
Questa opportunità è stata istituita dal d.Lgs 252/2005 che detta le regole dei fondi pensione italiani.
RITA consiste nella possibilità di richiedere l’erogazione a rate del tuo fondo pensione prima del raggiungimento dell’età pensionabile.
Puoi considerarla come una sorta di pensione prima di andare in pensione.
RITA si calcola sempre a partire dall’età di pensionamento di Vecchiaia, 67 anni oggi.
In pratica, puoi richiedere RITA per 60 mesi al massimo, se ti mancano non più di cinque anni al compimento dei 67.
Per richiederla devi essere disoccupato da almeno un giorno.
In alternativa, puoi chiedere al tuo fondo pensione la RITA per 61 o più mesi fino a un massimo di 120 mesi, se ti mancano non più di dieci anni anni al compimento dei 67, ma in questo caso devi essere disoccupato da almeno 2 anni.
2) Usare la rendita del fondo pensione per accedere alla pensione anticipata contributiva
In accordo all’ultima Manovra di Governo sulla pensione anticipata, a partire dal 2025 è possibile, inoltre, utilizzare la rendita di un fondo di previdenza complementare per raggiungere la soglia minima di importo richiesta per ottenere la finestra di anticipata contributiva.
Tuttavia, chi sfrutterà questa possibilità per andare in pensione a 64 anni dovrà avere almeno 25 anni di contributi obbligatori per accedere alla pensione Anticipata Contributiva e dal 2030 il requisito salirà a 30 anni di contributi.
Invece, chi non dovrà utilizzare il proprio fondo per accedere a questa finestra, manterrà il requisito minimo richiesto di 20 anni di contributi.
Esempio rendita fondo pensione e pensione anticipata
Se, ad esempio, un lavoratore che nel 2025 avrà 64 anni, almeno 25 anni di contributi solamente nel sistema contributivo e una pensione lorda prevista di 18.000 € lordi, potrà usare il suo fondo di previdenza complementare per colmare il divario di circa 3.000 € all’anno e accedere alla finestra di pensionamento Anticipata Contributiva.
Ciò significa che, ovviamente, il lavoratore dovrà avere un fondo pensione che ha alimentato negli anni e che, nel 2025, gli garantirà una rendita vitalizia di almeno 3.000 € all’anno.
Domande frequenti (FAQ)
Quando conviene richiedere RITA?
Puoi chiederla prima di compiere 67 anni (età di pensionamento di vecchiaia oggi) e se soddisfi alcuni requisiti che trovi approfonditi qui.
Chi ha contributi prima del 1996 può accedere all'anticipata contributiva?
No, questa finestra è riservata a chi rientra nel sistema contributivo puro.
Quale finestra di pensionamento mi conviene?
Con Elsa Pensioni hai la possibilità di ottenere una consulenza previdenziale su misura, pensata per aiutarti a orientarti tra le diverse opzioni pensionistiche.
Analizziamo la tua situazione contributiva per:
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